Ortodonzia: l’apparecchio dentale negli adulti

Uno tra i motivi più comuni che spingono i nostri pazienti ad avvalersi delle nostre cure è sicuramente la necessità di correggere il disallineamento delle arcate dentali.

L’ortodonzia è infatti una delle principali branche dell’odontoiatria: si occupa di raddrizzare denti storti, allineare le dentature e risolvere malposizioni o malocclusioni.
Denti storti o arcate disallineate non sono solo un problema estetico, ma causano numerose complicazioni, come ad esempio rendere più difficoltoso il mantenimento di una corretta igiene orale (lo spazzolino avrà più difficoltà a pulire lo spazio tra denti storti o accavallati).
I trattamenti ortodontici a disposizione dei pazienti che vogliono correggere questi difetti sono numerosi, alcuni pensati per un intervento precoce sui bambini e i più giovani, altri progettati per risolvere anche le più complesse situazioni che bocche adulte possono presentare.
Oggi vogliamo soffermarci ad approfondire proprio i diversi tipi di apparecchi a disposizione dei nostri pazienti. Vogliamo indagare non solo cosa distingue quello fisso da quello mobile, ma anche cosa sia l’apparecchio invisibile e come possa aiutare anche i pazienti adulti a tornare a sorridere.
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Apparecchio dentale: quando si usa e come si sceglie

Come sempre, ricordiamo che ogni paziente presenta una situazione clinica diversa e particolare, perciò sta al dentista e alla sua esperienza valutare l’approccio terapeutico che meglio si adatta alle sue necessità. A seconda della gravità della situazione presentata, si potrà prediligere ad esempio una soluzione fissa o una mobile.
Tra gli elementi che devono essere presi in considerazione per una corretta diagnosi, accanto alla serietà del problema, c’è sicuramente l’età del paziente: le soluzioni ortodontiche rivolte all’adulto e al bambino sono infatti diverse tra loro.
Vorremmo soffermarci proprio su questo aspetto, per noi estremamente importante. Purtroppo, molto comunemente si ritiene che l’apparecchio per i denti, soprattutto quello fisso, sia un trattamento adatto solo ai bambini. Nell’immaginario collettivo lo si identifica infatti con il classico apparecchio con placchette metalliche ed elastici colorati, spesso considerato troppo evidente per il sorriso di un adulto e associato alla fase infantile o di crescita.
Si tratta però di una convinzione profondamente errata!
Possiamo dirci estremamente fortunati di vivere in un’epoca in cui le tecnologie in campo medico hanno fatto e continuano a fare ogni giorno enormi progressi. Se da un lato l’età in cui è possibile iniziare a correggere i difetti ai denti si abbassa (i primi apparecchi possono essere applicati fin dai 3 anni di età), dall’altro sono sempre di più le tecniche ortodontiche che permettono anche agli adulti di scegliere questi trattamenti, puntando su tempi rapidi e estrema discrezione.
Dunque è chiaro: non ci sono scuse per non concedersi un nuovo sorriso!
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Quali sono i principali tipi di apparecchio?

All’interno della pratica ortodontica è possibile scegliere tra un approccio intercettivo, tipicamente indicato sui bambini, che punta a migliorare eventuali malocclusioni intervenendo proprio in età prepuberale, quando le ossa sono ancora in crescita, e un approccio invece “fisso”, che propone terapie con apparecchiature, appunto, fisse.
Possiamo dunque affermare che la distinzione principale tra i diversi tipi di apparecchio sia tra quelli mobili e quelli fissi; ad essi aggiungiamo però il risultato dei più innovativi ritrovati tecnologici: l’apparecchio invisibile.
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Apparecchio Mobile

Una volta rilevata l’impronta dell’arcata dentale, l’apparecchio mobile è realizzato in laboratorio odontotecnico: viene utilizzata una resina acrilica alla quale sono collegati elementi in filo metallico, che ne permetteranno l’ancoraggio e il conseguente spostamento dei denti.
Si tratta di un supporto rimovibile dal paziente in autonomia, tipicamente prima dei pasti. Uno dei grandi vantaggi nella scelta di questo tipo di tecnica sta proprio nella facilità con cui il paziente può provvedere autonomamente alla pulizia e al mantenimento dell’apparecchio, facilitando una corretta igiene orale.
Un secondo vantaggio sta nel fatto che questo tipo di apparecchio può essere indicato anche per i bambini piccoli con dentatura da latte. Utilizzandoli in fase di crescita, è dunque possibile ottenere un effetto non solo ortodontico, ma anche ortopedico, che vada a correggere direttamente le basi ossee. Adottandolo sui bambini, aiuta ad espandere il palato, a modificare abitudini e comportamenti scorretti, e a raddrizzare la masticazione.
Oltre che sulla masticazione e sull’apertura e chiusura della bocca, l’apparecchio mobile agisce anche sullo spostamento dei denti, ma sarà un effetto più facilmente ottenibile in età infantile, perché la forza prodotta dalla struttura è più limitata rispetto all’apparecchio fisso.
Un’ultima funzione è quella di conservazione: questo tipo di apparecchio viene infatti spesso utilizzato a seguito della rimozione di quello fisso, per mantenere e rafforzare l’allineamento dentale ottenuto.
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Apparecchio Fisso

Apparecchio Fisso

L’apparecchio fisso viene usato principalmente a partire dall’età adolescenziale, quando tutti gli elementi presenti nella bocca sono formati e stabili.

La versione più classica è il modello “edgewise”, composto da placchette in metallo o in ceramica (chiamate bracket), che vengono incollate direttamente ai denti e collegate tra loro da fili metallici ed elastici. Il filo metallico che viene fatto passare attraverso le placchette segue la forma dell’arcata dentale ed esercita forza sulla piastrine tale da spingerle nella corretta posizione e allineare i denti.
Un’applicazione fissa dell’apparecchio implica che il suo effetto sarà continuativo e durevole: i benefici riguardano non solo l’aspetto estetico del sorriso, ma anche il riequilibrarsi delle dinamiche di masticazione.
Una nota negativa è data dalla difficoltà nella pulizia: tali apparecchi rendono difficoltoso l’utilizzo del filo interdentale e la rimozione della placca.
Al di là degli effetti sull’igiene orale, il motivo principale che spinge i pazienti a non scegliere l’apparecchio fisso è il suo inestetismo. Le tecniche ortodontiche si sono quindi evolute in questo senso per realizzare apparecchi sempre meno visibili. Una prima soluzione comporta l’utilizzo di attacchi in ceramica o in altri casi trasparenti.
Una seconda soluzione è offerta dall’ortodonzia linguale: per evitare il classico inestetismo, l’apparecchio viene inserito sul lato interno del dente, rivolto verso la lingua. Questo tipo di soluzione comporta un primo periodo di difficoltà per il paziente, che dovrà abituarsi a deglutire e parlare con l’intralcio dell’apparecchio, ma una volta superato, permette di ottenere gli stessi effetti benefici di un apparecchio classico. Purtroppo questo tipo di intervento non è compatibile con ogni caso clinico, sarà il dentista a scegliere se prenderlo in considerazione o meno.
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Invisalign: Apparecchio Invisibile o Trasparente

Quest’ultima categoria di apparecchi è il risultato di una costante evoluzione tecnologica, finalizzata all’ottimizzazione dei risultati e alla risoluzione delle criticità che già abbiamo evidenziato nella descrizione degli altri tipi di apparecchi.
Si tratta di soluzioni mobili chiamate mascherine o bite, realizzate in polimeri trasparenti. Queste permettono di allineare i denti, senza dover ricorrere a placchette o fili metallici.
Una volta rilevata l’impronta dell’arcata dentale, viene realizzata in laboratorio una serie di mascherine corrispondenti ad un programma studiato a computer per riallineare i denti: il paziente dovrà indossare ciascun bite per un minimo di 22 ore al giorno, cambiandolo mediamente ogni 15 giorni, seguendo l’evoluzione dello spostamento dei denti.
La statunitense Invisalign è la più importante casa di produzione di apparecchi invisibili, ormai adottati in tutto il mondo.
Come per l’ortodonzia linguale, anche questo tipo di apparecchio non è sempre adottabile, ma dipende dal caso clinico specifico del paziente.
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In conclusione

Con questo approfondimento abbiamo voluto esplorare le diverse opzioni disponibili per chi desidera risolvere problemi vari come malocclusioni o denti disallineati. In questi casi è infatti necessario l’utilizzo di un apparecchio, che gli adulti spesso rifiutano per motivi prettamente estetici.

Abbiamo visto come le nuove tecnologie ci permettono di adottare soluzioni esteticamente appaganti ed egualmente efficaci rispetto a metodi più tradizionali.
Se il dentista approverà l’adozione di tali tecnologie, sarà possibile ritrovare il sorriso a qualsiasi età!
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