Mal di denti in gravidanza: 6 consigli utili

Avere mal di denti in gravidanza è un problema comune a molte donne.

I cambiamenti ormonali tipici della gestazione, infatti, possono provocare scompensi anche al cavo orale della futura mamma.

Soffrire di mal di denti, durante i 9 mesi più importanti nella vita di una donna, è normale ma, quali sono le cause principali?

Cosa si può fare per prevenire il dolore? Si può andare dal dentista se il fastidio è insopportabile? Scopriamolo insieme.
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Mal di denti in gravidanza: le cause

La gravidanza comporta un cambiamento generale del metabolismo, ovvero una variazione ormonale che altera le difese immunitarie e, spesso, colpisce anche la bocca con disturbi di lieve o media entità, come quelli alle gengive che tendono a essere più sensibili, a gonfiarsi e irritarsi facilmente.

In questi casi si parla di gengivite gravidica. 

Tra i fastidi comuni alla donne in gravidanza ci sono anche le erosioni dello smalto dei denti e, dal 3° mese in poi, un particolare tipo di infiammazione alle gengive che provoca la formazione di piccole escrescenze che spariscono da sole dopo il parto.

Le gengive, inoltre, tendono a modificarsi e ad allentarsi causando un maggior ristagno di cibo che tende a originare le carie.

Durante la gestazione, la salivazione è maggiore e cambia il pH orale generando l’aumento della placca che aderisce più facilmente ai denti.

Ne conseguono:

  • infiammazioni e gengive che sanguinano;
  • aumento del tartaro;
  • parodontite o ascessi, quando non si interviene per tempo.

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6 consigli per prevenire il mal di denti in gravidanza

Molto spesso si sottovaluta che, iniziare una gravidanza con i denti in salute è fondamentale per affrontare al meglio i 9 lunghi mesi di dolce attesa.

Avere una bocca sana è senz’altro un buon punto di partenza per prevenire l’insorgere del mal di denti, per questo è bene seguire i suggerimenti che il Ministero della Salute propone alle donne in stato interessante per evitare possibili fastidi e tutelare il nascituro:

  1. stare attente all’alimentazione. Evitare i cibi e le bibite piene di zuccheri e grassi, sopratutto fuori pasto perché, oltre alla salute orale mettono a rischio anche il benessere di mamma e bambino. Non si deve dimenticare che, già dal 4° mese, anche i denti dei bambini cominciano a formarsi e l’alimentazione della mamma diventa importante per contribuire al loro sano sviluppo;
  2. bere molta acqua, latte magro e derivati per assicurare la corretta idratazione all’organismo, la pulizia del cavo orale, oltre a buon apporto di calcio;
  3. soddisfare l’assunzione giornaliera raccomandata di frutta mangiando molta frutta fresca di stagione ed evitando i succhi;
  4. programmare una pulizia dei denti dal dentista se sono passati più di 6 mesi dall’ultima volta che è stata fatta;
  5. eseguire una corretta igiene orale, dopo ogni pasto o spuntino, pulire bene i denti. Ricordarsi di spazzolarli almeno due volte al giorno con dentifricio al fluoro e passare regolarmente il filo interdentale;
  6. consultare il dentista ai primi sintomi del mal di denti: basterà avvisarlo per tempo di essere in stato interessante e non verranno utilizzati prodotti nocivi alla salute del feto.

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Ridurre il rischio di carie quando si soffre di nausea e vomito

Il ripetersi di episodi di vomito e nausea può provocare la demineralizzazione dei denti e l’aumento del rischio di carie. Ecco qualche semplice accorgimento per limitare al minimo questa eventualità:

  • alimentarsi più volte al giorno ingerendo piccole quantità di cibo;
  • masticare chewing-gum senza zucchero dopo ogni pasto;
  • utilizzare spazzolini da denti con setole morbide e dentifrici al fluoro non abrasivi per evitare danni alle superfici demineralizzate dal contatto con l’acido gastrico;
  • dopo il vomito, risciacquare sempre la bocca con un cucchiaino di bicarbonato sciolto in un bicchiere d’acqua, utile a neutralizzare l’acidità del cavo orale.

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Andare dal dentista in gravidanza

Un mito da sfatare è senz’altro quello che in gravidanza si debba evitare di andare dal dentista.

Esiste un momento migliore per le terapie dentistiche, quello tra la 14° e la 20° settimana, quando ormai il rischio di aborto è diminuito e tutti gli organi del bimbo sono formati.

Come abbiamo già accennato, dolore e sofferenza continui non fanno bene a né alla mamma, né al bambino e, anche una banale difficoltà di masticazione della mamma, dovuta a un problema ai denti, può compromettere la possibilità di alimentarsi in modo adeguato.

Per questo, è meglio ricorrere all’intervento e alla consulenza di un dentista prima di iniziare una gravidanza o, almeno, non appena si scopre di essere in dolce attesa.

È bene sapere che l’unica procedura che andrebbe evitata è la radiografia, che quasi nessuno dei farmaci utilizzati dal dentista è controindicato e che l’eventuale impiego dell’anestesia è solo locale e non provoca disturbi al feto, perché il principio attivo non entra in circolo.

Inoltre, il dentista che sa di essere di fronte a una donna incinta, applicherà tutte le possibili precauzioni affinché non ci siano rischi di alcun tipo.

Proteggere i denti in gravidanza, come abbiamo visto, è importante perché anche un semplice dolore, se preso sotto gamba, oltre a peggiorare la qualità della vita della futura mamma può portare conseguenze negative per la salute del nascituro.
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