Protesi dentarie: differenza tra mobili e fisse
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Oggi inizia il nostro percorso di approfondimento sui diversi aspetti che coinvolgono il nostro lavoro di dentista.
La cura dei denti è uno dei tanti elementi che compongono più in generale la cura del corpo, ma spesso è messa in secondo piano, complici i costi molte volte elevati dei trattamenti, i costanti mutamenti del nostro corpo che possono andare a inficiare i risultati ottenuti e, perché no, anche una certa “paura del dentista”.
“Molti siti di dentisti mostrano prezzi, a volte molto bassi, con l’intento di catturare l’attenzione.
Questi prezzi non tengono conto di variabili soggettive che modificano i costi o escludono prestazioni – come l’anestesia – che sono fondamentali per il corretto svolgimento delle lavorazioni.
Per questo motivo, il modo più efficace per ottenere un preventivo e un piano di trattamento corretto è scriverci o telefonarci. Parlerai direttamente con un nostro medico che ti proporrà la soluzione migliore sia dal punto di vista medico che economico.”
In realtà prestare attenzione a denti e gengive è di fondamentale importanza per assicurarci che non insorgano non solo fastidi localizzati ma veri e propri dolori che si ripercuotono poi su altre parti del nostro corpo, il più comune la testa.
Un bel sorriso non è solamente una questione estetica, ma significa avere una bocca in salute, denti curati, gengive sane, e ottenere tutto questo non è solo questione di fortuna. Con l’attenzione di medici esperti e i giusti trattamenti, tutti possiamo aspirare a questo risultato.
Con questi approfondimenti vogliamo dedicarci proprio alle diverse procedure mediche a disposizione di quei pazienti che desiderano risolvere una situazione clinica, dalle più semplici a quelle più complesse, ma anche a quali possono essere buone abitudini da seguire o consigli da parte di esperti del settore. Crediamo che fare chiarezza su cosa significhi prendersi cura della propria bocca a tutto tondo sia il primo passo per allontanare alcuni classici timori di chi guarda alla nostra professione di dentisti.
Per iniziare questo percorso abbiamo deciso di dedicarci ad uno degli interventi più richiesti dai nostri pazienti, ma anche uno dei più complessi, ovvero l’impianto dentale.
Protesi dentarie: le differenze funzionali e di materiali
Definire l’impianto dentale è molto semplice: le protesi dentali sono infatti apparecchi che permettono la sostituzione di denti naturali persi dal paziente.
La perdita dei denti in età adulta è molto più comune di quanto normalmente si pensi. Oltre a traumi ed eventi contingenti, la causa principale di una perdita totale dei denti è la parodontite, detta anche piorrea, ovvero un’infiammazione del parodonto che causa la formazione di tasche gengivali e un conseguente accumulo di residui organici. Col tempo si verifica una progressiva mobilità dei denti e infine la perdita di questi.
In questi casi diviene evidente come la perdita dei denti non sia solo causa di forti stress e disturbi emozionali, tipicamente una sensazione di inadeguatezza o di disagio in presenza di altre persone, ma anche di squilibri in tutto il cavo orale. La mancanza di alcuni o tutti i denti provoca anche malocclusione, ovvero l’incapacità di chiudere correttamente la bocca, con conseguenti possibili cefalee e vertigini, infiammazioni al cavo orale e difficoltà nella masticazione.
Il restauro o la ricostruzione dei denti mancanti è quindi uno degli aspetti più importanti della pratica dentistica: richiede grande professionalità e collaborazione con altri specialisti in odontotecnica, che disegnano e realizzano le protesi.
Impianto dentale: i diversi tipi di protesi
Il medico odontoiatra e il laboratorio odontotecnico sono predisposti alla realizzazione della protesi dentale. In collaborazione col dentista viene presa l’impronta dell’arcata dentale del paziente, per poterla poi realizzare in laboratorio.
Esistono due tipi di protesi, quella fissa e quella mobile o rimovibile.
Protesi dentarie fisse
La protesi dentale fissa viene applicata in modo permanente, cementandola ai denti naturali o a radici artificiali. Un restauro di questo tipo si definisce corona se ricopre tutto il dente, o intarsio se ne ricostruisce solo una parte, mentre ponti sono sostituzioni di più elementi dentari.
Una protesi fissa può essere installata sui denti naturali rimasti, oppure può essere avvitata o cementata su impianti appositamente costruiti, soluzione scelta ad esempio nei casi di parodontite.
Protesi dentarie mobili
In alternativa si può scegliere di adottare una protesi dentale rimovibile, categoria nella quale rientrano tutti i diversi tipi di apparecchi mobili. Quella più comune è la protesi totale, chiamata anche dentiera, spesso preferita quando diviene necessario sostituire tutta la dentatura di un’unica arcata. In alternativa si possono utilizzare gli scheletrati [particolari protesi parziali rinforzate da uno “scheletro” di metallo e ancorate ai denti residui] o protesi mobili parziali provvisorie [utilizzate per la sostituzione momentanea di elementi estratti, in attesa della guarigione dei tessuti].
Un ulteriore tipo di protesi, quella rimovibile scheletrata definitiva con ancoraggio dentale è una soluzione odontoiatrica particolarmente interessante: dal punto di vista del comfort ottenuto dal paziente, è quasi del tutto sovrapponibile a quello raggiungibile con una protesi fissa, ma richiede di essere rimosso 3 o 4 volte al giorno per la pulizia. Quello che apparentemente è uno svantaggio e una scomodità, può invece divenire un punto a favore di questa soluzione: sotto il profilo igienico, infatti, permette una migliore manutenzione e cura.
Protesi dentali: i materiali
Le protesi, siano esse fisse o mobili, sono una soluzione impiegata da tanto tempo in odontoiatria e per questo motivo costantemente oggetto di studio e ricerca. Ne consegue una costante evoluzione rispetto alle tecniche adottate e ai materiali scelti.
Ad oggi dentista e odontotecnico possono scegliere tra diversi materiali:
- oro: utilizzato per fondere corone dentali che vanno posizionate in aree della bocca meno visibili; per guadagnare una certa uniformità estetica le protesi in oro possono essere ricoperte da uno strato di resina;
- resina: viene utilizzata solitamente per gli impianti provvisori, ovvero per protesi fisse temporanee posizionate in bocca per motivi diagnostici o in attesa dell’impianto definitivo; permette di ottenere un colore più simile ai denti naturali;
- leghe metalliche: sono diverse le opzioni possibili:
- leghe nobili: con queste vengono realizzate delle cappe sulle quali viene poi cotta la ceramica. Sono altamente biocompatibili e vengono utilizzate quasi esclusivamente per le protesi fisse
- leghe vili: utilizzate prevalentemente per gli scheletrati, spesso si ossidano a contatto con la saliva e l’umidità della cavità orale;
- ceramica: è oggi il materiale principale con cui vengono realizzate la maggior parte delle protesi dentali. Non solo dal punto di vista estetico risulta meno evidente, ma è simile ai denti naturali anche per durezza, trasparenza e levigatezza.
Come abbiamo visto, le opzioni a disposizione dell’odontoiatra moderna per realizzare una protesi dentale sono numerose. Soltanto attraverso un percorso di diagnosi preciso e accurato, e attraverso un confronto costante con il paziente e le sue necessità, si potrà arrivare alla definizione del percorso di cura più appropriato.
Proprio per questo motivo abbiamo sviluppato quello che chiamiamo “sistema Clindent” (e che in futuro andremo ad approfondire) che ci conduce dal primo colloquio col paziente alla giusta diagnosi.