Scacco matto ai denti sensibili in 7 mosse

Soffrire di sensibilità dentale è un problema molto comune, spesso sottovalutato, che colpisce uomini e donne di tutte le età.

È dovuto all’esposizione della dentina – una parte del dente interna e molto ricettiva poiché attraversata dalle fibre nervose – con l’ambiente orale. La dentina, in situazioni normali, è protetta dallo smalto ma se per diversi motivi esso si assottiglia, gli stimoli esterni riescono a raggiungerla.

Si parla di denti sensibili al caldo e al freddo quando, entrando in contatto con cibi e bevande calde, fredde, dolci o particolarmente acide, provocano una sensazione di dolore intenso e transitorio.

Chi soffre di sensibilità o ipersensibilità dentale può, a volte, sentire male anche solo inspirando aria fredda, masticando o spazzolando i denti con troppa forza.

Data la diffusione di questa patologia, è molto importante conoscerne le cause, i rimedi più adatti per curarla in tempi celeri ma, soprattutto, capire come prevenirla.
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Le 11 principali cause dei denti sensibili

Forse non tutti sanno che al primo posto tra le cause del mal di denti negli adulti di età compresa tra i 20 e i 40 anni, c’è proprio la sensibilità dentale.

Ma, come fa la dentina a perdere la sua naturale protezione ed entrare in contatto con l’esterno? Le motivazioni sono molteplici:

  1. Eccessivo spazzolamento dei denti. Quando si puliscono i denti in modo scorretto, si usa troppa forza o uno spazzolino con setole dure si possono, involontariamente, provocare delle abrasioni che indeboliscono il dente e formano delle microfessure;
  2. Carie. I batteri aggressori, in caso di carie, stremano la dentina e aumentano la possibilità di avere denti sensibili al freddo e al caldo;
  3. Uso smisurato del collutorio che può contenere sostanze chimiche o alcol;
  4. Aver subito un intervento ai denti o avere denti scheggiati. Entrambi i casi, a volte, generano problemi di ipersensibilità dentale che non sono solo temporanei;
  5. Gengivite o recessione gengivale;
  6. Consumo di cibi acidi tipo salsa di pomodoro, yogurt, succhi di frutta e agrumi che possono provocare l’erosione dentale;
  7. Digrignamento dei denti. Chi soffre di bruxismo, nel tempo può ritrovarsi con lo smalto rovinato;
  8. Utilizzo di dentifrici sbiancanti e aggressivi o uso di dannose soluzioni “fai da te” per sbiancare i denti;
  9. Soffrire di parodontite, malattia che provoca il ritiro della gengiva e l’esposizione delle radici dentali;
  10. Mancato uso del filo interdentale, scorretta igiene orale e presenza di tartaro e placca. Quando quest’ultima si accumula, lo smalto si deteriora;
  11. Denti indeboliti e consumati a causa della vecchiaia o della mancanza di calcio.

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Sensibilità dentale in gravidanza

Una donna può facilmente soffrire di sensibilità dentale durante la gravidanza, a causa dall’aumento dei livelli di estrogeni [ormoni] che possono infastidire anche il cavo orale.

Sempre per lo stesso motivo la composizione della saliva si può modificare e questo aumenta il rischio di accumulo di placca e tartaro così come la formazione di gengiviti e carie.

Anche la nausea frequente e il vomito dei primi mesi facilitano il consumo dei denti e possono dare origine alla sensibilità dentale.

Come evitare che questo accada? Sicuramente avendo cura della propria igiene orale in gravidanza e sottoponendosi a visite dentistiche di controllo.
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Rimedi per i denti sensibili

La sensibilità dentale, come abbiamo visto, determina un dolore molto forte ma facilmente riconoscibile anche perché di breve durata – è legato al contatto dei denti con il caldo e il freddo – e circoscritto solo nell’area dei denti interessati.

Molto spesso si tende a curarla con metodi naturali non sempre validi quali: sciacqui con bicarbonato di sodio sciolto in acqua, massaggi con oli essenziali, gargarismi con acqua e sale o impacchi di estratto di vaniglia.

I rimedi “fai da te” possono essere un palliativo ma non la soluzione.

La prima cosa da fare è sicuramente scegliere uno spazzolino con setole morbide, ridurre il consumo di cibi acidi, utilizzare prodotti che contengono fluoro e uno specifico dentifricio per denti sensibili.

Ma, se anche questo non basta, diventa necessario andare dal dentista il quale, dopo una visita approfondita, individuerà le cause che hanno provocato l’ipersensibilità e suggerirà i rimedi professionali e domiciliari più adatti. Tra i principali:

  • l’applicazione sulla parte interessata di fluoruro di sodio in gel o in soluzione orale;
  • l’utilizzo del fosfato di calcio;
  • l’uso di resine e adesivi da apporre sulla zona colpita;
  • l’utilizzo di nitrato di potassio presente anche in alcuni dentifrici specifici;
  • la terapia Laser Yag associata ad applicazioni di fluoruro di sodio per chiudere i tubuli dentinali.

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Quanto conta la prevenzione

Il detto “prevenire è meglio che curare” è da sempre una verità assoluta che vale anche nel caso della sensibilità dentale, problema che può influenzare negativamente la vita di tutti giorni oltre a impedire la normale alimentazione.

Cosa fare per evitare di avere denti sensibili?

  1. Scegliere uno spazzolino con le setole medie o morbide per limitare la recessione delle gengive;
  2. usare correttamente il filo interdentale per rimuovere la placca tra i denti;
  3. curare l’eventuale reflusso gastrointestinale ed evitare di mangiare alimenti e bevande acide;
  4. avere cura della propria igiene orale personale lavando i denti 3 volte al giorno, facendo attenzione alle zone più nascoste e utilizzando il collutorio per denti sensibili;
  5. evitare l’assunzione eccessiva di zuccheri e di bevande gassate;
  6. prediligere dentifrici a base di nitrato di potassio e fluoruro di sodio, perfetti per combattere la sensibilità dentale;
  7. sottoporsi a sedute di igiene professionale e a visite di controllo periodiche dal dentista.

La sensibilità dentale causa parecchio dolore, per questo nessuno vorrebbe mai provarla. Essere attenti alla salute della bocca, allora, è il primo passo per evitare questo fastidioso disagio.
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